TUTTI “PERFETTI SCONOSCIUTI” AL TEATRO MANZONI FINO AL 24 MARZO

Un lavoro di cesello recitativo è sul palco del Teatro Manzoni fino al 24 marzo con la commedia drammatica “Perfetti sconosciuti”, remake del film di grande successo uscito nel 2016 che porta la medesima firma alla regia di Paolo Genovese che ne curò anche il soggetto.

Nella pièce gli attori si sono cimentati in una resa personale, cercando di non rifarsi eccessivamente alle interpretazioni dei ruoli cinematografici e l’adattamento teatrale è quanto mai efficace, così come lo scandaglio approfondito dei caratteri. Le scene sono di Luigi Ferrigno ed i costumi di Grazia Materia.

Si indaga sulle relazioni umane e soprattutto su quelle di coppia, in cui il cellulare fa da intruso e guastafeste. Tre coppie di amici ed un ex single si confrontano durante una festicciola in casa, decidendo di mettersi a nudo nel gioco della verità rendendo pubbliche le proprie conversazioni telefoniche ed i messaggini. Ci pensa Eva (Astrid Meloni) a convincere i più riottosi; all’inizio parrebbe la più empatica e fiduciosa, ma via via si ha l’impressione che voglia levarsi dalle scarpe qualche sassolino di troppo.

Il marito Rocco (Paolo Calabresi) è tra quelli che sono contrari a questo gioco al massacro, che può mettere a disagio gli ospiti, però è forse quello che ha meno segreti di tutti. Gli invitati sono Bianca (Alice Bertini) e Cosimo (Marco Bonini), coppia giovane, recente ed apparentemente solida, poi la coppia sposata Carlotta (Anna Ferzetti) e Lele (Dino Abbrescia), a prima vista consolidata ma che volge a stanchezza, ed infine Peppe (Emmanuele Aita) da cui tutti si aspettano che presenti la sua dolce metà.

Nel giro di breve si scoprirà che tutti hanno tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta ed esse quasi mai coincidono. Per di più i nostri segreti sono delegati ad un dispositivo elettronico e questo genera ansia; si rischia il crollo di molte impalcature, si rischia l’epilogo peggiore e cioè di arrivare al “tutti contro tutti”. Sullo sfondo di un’eclissi di luna che pare simbolica, si compie uno psicodramma borghese che sfiora dimensioni oniriche, ma affonda le radici nella realtà e nei problemi quotidiani di ognuno.

Fino all’ultimo non si saprà se, dopo l’eclissi, il caos resterà tale.

Silvia D’Ambrosio

TEATRO MANZONI

  • VIA MANZONI 42, MILANO
  • www.teatromanzoni.it
  • info@teatromanzoni.it
  • tel. 02.7636901
  • Poltronissime € 41,00 / 36,50
  • Poltrona € 26,50
  • Poltrona under 26 anni € 18,50

 

Lascia un commento