IL MUSICAL “BILLY ELLIOT” ALLO SCALO FARINI FINO AL 14 APRILE

Al Sistina Chapiteau in zona Scalo Farini fino a domenica 14 aprile è di scena “Billy Elliot”, il musical sulle note di Elton John e già pellicola filmica, che narra la storia di un ragazzo pieno di talento, pronto a lottare per raggiungere il suo unico obiettivo: quello di diventare un ballerino. Billy Elliot è Emiliano Fiasco, un giovane di soli 15 anni che studia danza da quando ne aveva 5. Con lui Francesco Perlamagna nei panni di Michael l’amichetto di Billy, Alex Pedrinzani in quelli di Kevin, mentre il parterre degli adulti si fregia dei nomi di Giulio Scarpati nel ruolo del padre di Billy e Rosella Brescia nei panni della signora Wilkinson, l’insegnante di danza, che sarà la vera fortuna di Billy e la prima a credere in lui.

L’ensamble e la colonna sonora rigorosamente live sotto la direzione musicale del maestro Emanuele Friello, regalano una sferzata di energia a tutto il pubblico. Completano il nutrito cast Monica Guazzini nel ruolo della nonna, Nico Colucci e Fabrizia Scaccia che sono rispettivamente il fratello Tony e la mamma di Billy, mentre Nico De Crescenzo è George, l’istruttore di pugilato; ed ancora Pasquale Delli Paoli è il pianista Mr. Braithwaite, Sebastiano Vinci il sindacalista, Giulia Carosi Debbie e Francesco Consiglio interpreta Billy da adulto. Nel centro di Milano tra piazza Duomo e piazza San Babila, la scorsa settimana si è svolto un simpatico flash-mob dei giovani artisti dello spettacolo, culminato in un party presso lo Spazio Lenovo.

Tra i gioielli della collezione della PeepArrow Entertainment, questo musical è andato in scena per la prima volta nel 2000 ed in tutto il globo ha raccolto consensi, successi ed ambiti riconoscimenti incarnando desideri e speranze di molti giovani; vede ora le coreografie di Roberto Croce, le scenografie di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le luci di Daniele Ceprani ed il suono di Stefano Gorini. Ambientato nell’austera Inghilterra di Margaret Thatcher tra miniere che chiudono e lavoratori in rivolta, punta il focus sulla famiglia di Billy, un ragazzino che non ha paura di essere ciò che è e mette in gioco tutto sé stesso pur di riuscire a ballare e coronare i suoi sogni.

“Billy Elliot è uno spettacolo coinvolgente e forte” racconta Giulio Scarpati. “Il mio ruolo è complesso perché Jackie resta chiuso nelle sue convinzioni, non vuole che il figlio faccia il ballerino pur non essendo figura totalmente negativa. Nel corso del tempo questo sogno di Billy lo convince a cambiare idea. Il musical racconta proprio il rapporto padre-figlio in evoluzione accanto a tanti altri temi importanti, come quello delle battaglie dei minatori per il lavoro.”

Una bella sfida per Rossella Brescia, che dà voce e verve a Mrs. Wilkinson ossia la maestra di danza che scopre il grande talento di Billy e scommette sul suo futuro nonostante l’acceso conflitto col padre. Smessi i panni di Miss Sorriso Puglia rivestiti nel lontano 1992 e quelli più recenti di modella, showgirl e conduttrice tv, nella sua duplice veste di ballerina ed attrice dichiara “penso davvero che le maestre abbiano un ruolo fondamentale nella vita dei loro allievi. Comunque anch’io ho avuto le mie difficoltà interpretative, ad esempio il copione prevedeva che io fumassi e ho dovuto imparare a fumare, vizio proibito per noi ballerini”.

Silvia D’Ambrosio

TENDONE SCALO FARINI – SISTINA CHAPITEAU

  • Via Valtellina n. 7, Milano
  • www.ilsistina.it
  • biglietteria@ilsistina.it
  • Giorni ed orari show:
  • giovedì, venerdì, sabato: h 20.30,
  • sabato e domenica: h 15.30
  • Prezzi show: da € 33,00 a € 63,00
  • (riduzioni per under 12, solo con acquisto al botteghino)

 

“AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA” AL TEATRO NAZIONALE FINO A FINE MARZO

IN SCENA A 50 ANNI DAL DEBUTTO, DOPO ENORMI SUCCESSI

Resta fino al 30 marzo al Teatro Nazionale CheBanca la nota commedia musicale di Garinei e GiovanniniAggiungi un posto a tavola”, scritta con Jaja Sastri su musiche di Trovajoli, che sta registrando molte serate sold out. A 50 anni dal suo debutto uno degli spettacoli più amati viene riproposto sotto la supervisione di Marco Simeoli, che nella pièce interpreta il ruolo del sindaco e si attiene strettamente alla regia originale di Garinei e Giovannini.

Per gli interventi dall’alto ha pensato di mantenere la voce di Dio interpretata da Enzo Garinei, su cortese concessione della famiglia. Le scenografie sono di Gabriele Moreschi e Giulio Coltellacci, quest’ultimo ha curato anche i costumi assieme a Francesca Grossi, mentre la direzione musicale è affidata a Maurizio Abeni.

La trama, liberamente ispirata al romanzo “After me the deluge” di David Forrest, narra le vicende di Don Silvestro – interpretato da Giovanni Scifoni -, parroco di un paesino di montagna che riceve da Dio in persona un incarico inaspettato, ossia la costruzione di una nuova arca per affrontare un secondo diluvio universale che di lì a breve inonderà il mondo. Aiutato dai compaesani, tra mille difficoltà il parroco riuscirà comunque nell’impresa nonostante gli ostacoli frapposti dall’avaro sindaco Crispino, il tempo risicato e l’arrivo di Consolazione che crea scompiglio in paese; trattasi di donna di facili costumi che metterà a dura prova la popolazione di sesso maschile.

Inaspettatamente al momento dell’imbarco si frappone al progetto un cardinale inviato da Roma, che predica ai cittadini di non salire sull’imbarcazione e crea zizzania mettendo il parroco in cattiva luce. Sull’arca rischiano così di salire solo due persone, ma poiché il paese è a rischio di estinzione, Don Silvestro a quel punto ha un ripensamento sui suoi propositi e compie un gesto di amore e solidarietà nella speranza che Dio sia più clemente.

Nel ruolo di Consolazione nelle repliche del week-end vedremo Lorella Cuccarini, sostituita da Francesca Nunzi negli spettacoli infra-settimanali. Per lei un altro sogno che si avvera nella sua nutrita carriera, come ha dichiarato. ’Aggiungi un posto a tavola’ fu la prima commedia musicale della mia infanzia. La vidi più volte con cast diversi, conoscevo a memoria tutte le canzoni e da adolescente mi immaginavo sul palco come Clementina. A distanza di 50 anni ho il privilegio di farne parte nel ruolo sfidante di Consolazione, personaggio per me nuovo e su cui ho giocato tra divertimento ed ironia. Ruolo già interpretato in passato da stelle della commedia musicale come Bice Valori e Alida Chelli, quindi m’impegnerò per non essere da meno”.

Silvia D’Ambrosio

TEATRO NAZIONALE CheBanca!

  • VIA ROTA 1, PIAZZA PIEMONTE, MILANO
  • Tel. 02.0064081
  • (apertura biglietteria: da h 14 a 19 dal martedì alla domenica)
  • www.teatronazionale.it e www.ticketone.it
  • WhatsApp al numero 344.199.66.21
  • Giov. – ven.: h 20.45
  • Sabato 2 spettacoli: h 15.30 e h 20.45 – domenica: h 15.30
  • prezzo biglietto da € 29,00 a € 69,00

OTTIMO CAST IN “JESUS CHRIST SUPERSTAR” DAL 7 AL 17 MARZO AL SISTINA CHAPITEAU

Festeggia i 30 anni dall’edizione rappresentata per la prima volta in Italia e curata da Massimo Romeo Piparo, parliamo del musical cult “Jesus Christ Superstar in scena dal 7 al 17 marzo al Sistina Chapiteau presso lo scalo Farini di Milano, tensostruttura imponente la cui ampiezza consente alla scenografa Teresa Caruso di sbizzarrirsi anche a livello digitale, poi dal 20 al 31 marzo rappresentato al teatro Sistina di Roma.

In questa limited edition prodotta dalla PeepArrow Entertainment, a vestire i panni di Gesù sarà stavolta Lorenzo Licitra già vincitore di X-Factor 2017, mentre nel focale ruolo di Maria Maddalena troveremo la popstar internazionale Anggun (tre dischi di platino per la hit “Snow on the Sahara”), che con fascino esotico e voce suadente ricorda l’indimenticata Yvonne Elliman della versione cinematografica (del 1973). Altri interpreti principali sono Feisal Bonciani nel ruolo di Giuda, già applaudito nelle ultime edizioni, ed il rapper Frankie hi-nrg nei panni di Erode, pronto a regalare al pubblico un’inedita versione del famoso brano in chiave hip-hop.

Dopo dieci anni sul palco sarà proprio Ted Neeley a passare il testimone al nuovo protagonista, che ha 33 anni e si sta facendo strada anche come cantautore; l’abbiamo scelto assieme” ha spiegato il regista Piparo alla conferenza-stampa tenutasi allo spazio Lenovo a Milano. “Questo musical è un miracolo senza tempo, un rito irrinunciabile, intere generazioni lo conoscono. Un concentrato di bellezza ed energia che supera confini ed epoche. Basti pensare che in 30 anni esatti di repliche dal marzo 1994, tra Italia e tournée europee la mia versione del musical ha complessivamente raccolto oltre 2 milioni e mezzo di spettatori, aggiudicandosi nel 2016 il prestigioso Musical World Award (ndr).

Definita l’opera rock più amata di sempre, composta dal britannico Andrew Lloyd Webber su testo di Tim Rice, vide luce per la prima volta nel 1971 dapprima esclusivamente in concerto proprio con la Elliman, per debuttare definitivamente on stage il 12 ottobre 1971 a Broadway con altri protagonisti, palco dove rimase per 18 mesi durante i quali nel ruolo di protagonista si cimentò anche Ted Neeley. Per la sua stesura il compositore Webber ricevette nel 1972 il Drama Desk Award e singole arie dell’opera sono diventate celebri in tutto il mondo. L’attuale limited edition prevede un super-cast affiatato di 23 artisti, supportati da un’orchestra live diretta dal maestro Emanuele Friello e posizionata su una piattaforma girevole; le coreografie sono di Roberto Croce, i costumi di Cecilia Betona.

In conferenza-stampa la popstar Anggun ha ammesso di aver studiato molto a fondo il personaggio di Maria Maddalena per potervisi calare in modo convincente, e di reputarla una santa a differenza di lei; crede però fermamente – come i suoi colleghi – negli ideali che il musical promuove: pace, spiritualità e dialogo da coltivare a tutti i livelli.

In questo periodo pre-pasquale il pubblico assisterà quindi all’ennesimo tradimento insensatamente commesso dall’umanità, che pur riconoscendone la grandezza manda al martirio il Messia e che professa l’amore e la pace ma di fatto calpesta i valori fondamentali dell’esistenza. Così, non mancherà il richiamo ai tanti drammi contemporanei che affliggono il nostro tempo e la nostra civiltà, nell’auspicio che certi orrori non si ripetano più.

Silvia D’Ambrosio

TENDONE SCALO FARINI

IL MUSICAL “HAIRSPRAY” AL TEATRO NAZIONALE CON MATILDE BRANDI ED ERALDO MORETTO

Da stasera 28 febbraio al 3 marzo al Teatro Nazionale CheBanca va in scenaHairspray – The Broadway musical” con Matilde Brandi ed Eraldo Moretto, per la regia di Denny Lanza; un vero omaggio ai mitici anni Sessanta.

Il musical è un tripudio di colori e vede alternarsi sul palcoscenico 40 artisti, 350 costumi, 150 paia di scarpe, 350 oggetti scenici, 770 cambi luce su un totale di ben 41 cambi scena. La produzione è a cura di Musical Times e MTA – Musical Times Academy ed è completamente modificata dalle precedenti edizioni; in particolare oltre alla regia, anche le coreografie – a cura di Denny Lanza assieme a Giovanni Ceniccola – strizzano volutamente l’occhio alle versioni d’oltreoceano, utilizzando la danza come strumento di narrazione.

La trama segue le avventure di Tracy Turnblad (Andrea Garota), una giovane appassionata di ballo con un sogno grande quanto il suo cuore; la ragazza vuole perseguire i propri obiettivi affrontando un’audizione per un programma televisivo, ma allo stesso tempo pure sfidare gli stereotipi e portare messaggi di positività ed ottimismo. La madre Edna (Eraldo Moretto, conosciuto come La Cesira) non condivide le aspirazioni della figlia, eppure Tracy sarà molto determinata. L’emittente televisiva locale nel mirino di Tracy è diretta dalla gelida, snob ed affettata Velma Von Tussle (Matilde Brandi), che è l’archetipo contrario della ragazza.

Una succulenta occasione per addentrarsi a fondo nel misterioso e fantastico mondo femminile” l’ha definita per l’appunto Eraldo Moretto. Tematiche di integrazione, accettazione e celebrazione delle diversità sono al centro dello spettacolo, avvolte in una veste spettacolare di costumi sgargianti, balli scatenati ed acconciature voluminose. Il pubblico viene trascinato in un turbinio di cambiamenti sociali e culturali, che inevitabilmente si riflettono sul panorama musicale dell’epoca.

Le scenografie sono di Valentino Riviera, la direzione musicale dell’orchestra rigorosamente live è di Daniele Narducci, per stupire il pubblico di questo musical portato a Broadway per la prima volta nel 2002, quindi assolutamente contemporaneo. Uno show che ha riscosso tali e tanti consensi di critica e pubblico da posizionarsi al sesto posto tra i vari musical di successo negli States e che ha ispirato il film musicale del 2007 interpretato nei ruoli principali da John Travolta, Nikki Blonsky e Michelle Pfeiffer.

Silvia D’Ambrosio

TEATRO NAZIONALE CheBanca!

  • VIA ROTA 1, PIAZZA PIEMONTE, MILANO
  • Tel. 02.0064081
  • (apertura biglietteria: da h 14 a 19 dal martedì alla domenica)
  • www.teatronazionale.it e www.ticketone.it
  • WhatsApp al numero 344.199.66.21
  • Mart. – sab.: h 20.45 – domenica: h 15.30
  •  
  • prezzo biglietto da € 22,00 a € 59,00

www.musicaltimes.itwww.mtacademy.it

IL MUSICAL “MATILDA” PER GRANDI E PICCINI ALLO SCALO FARINI FINO AL 25 FEBBRAIO

In questi giorni del Carnevale ambrosiano non si poteva chiedere di meglio per allietare grandi e piccini. Da stasera 15 febbraio allo Scalo Farini di Milano va in scena “Matilda il Musical” firmato Massimo Romeo Piparo a cura del Sistina Chapiteau, basato sull’omonimo romanzo dello scrittore britannico Roald Dahl, uno dei libri più amati da tre generazioni. Divenuto film esilarante nel 1996 grazie a Danny De Vito, oggetto di remake nel 2022 nel Regno Unito ed ora consacrato su Netflix nella versione musical, dopo il successo romano per la prima volta “Matilda” calca dal vivo le scene lombarde e incanterà spettatori di tutte le età.

Al centro del racconto una ragazzina dall’intelligenza vivace e scherzosa, dotata di superpoteri, che però, suo malgrado, vive una situazione sfortunata divenendo preda di soprusi ed angherie in più contesti. La bambina trova rifugio nella passione per la lettura e per i libri, che la distraggono dalle pene quotidiane; e proprio coltivando storie e racconti, la protagonista incontrerà sul cammino due donne preziose – una maestra e una libraia – che saranno decisive.

Lo spettacolo si avvale del libretto di Dennis Kelly e di musiche e testi di Tim Minchin. Rappresentato in Gran Bretagna per la prima volta nel 2010, da allora gira il mondo da Londra a New York, collezionando riedizioni e premi (più di 55, tra essi ben sette Olivier Awards© e cinque Tony Awards).

Nell’odierna edizione la Direzione musicale è affidata al maestro Emanuele Friello e l’orchestra dal vivo diretta da Federico Zylka. Sul palco uno degli attori italiani più amati, ossia Luca Ward a vestire i panni della Signorina Trinciabue, la terribile preside della scuola, donna arcigna e cattiva che terrorizza sia studenti che insegnanti; una nuova sfida professionale per l’attore, nel ruolo già interpretato da Emma Thompson nella più recente pellicola.

Accanto a lui la coppia dei The Pozzolis Family (Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli) nei panni dei cinici, ottusi e goffi genitori di Matilda, ed ancora i Dal Verme che arricchiscono lo spettacolo di esilarante comicità; interpreta poi la maestra Dolcemiele Giulia Fabbri (già applauditissima Mary Poppins nella versione italiana del capolavoro Disney). Agli adulti si aggiunge un cast di talenti in erba, dove spicca la protagonista Giulia Chiovelli di soli 11 anni, perfezionatasi all’Accademia del Sistina.

Un musical incentrato sulle figure femminili: le due eroine Matilda con la maestra Dolcemiele, contrapposte a due antieroine: la Preside che stravolge il proprio ruolo di educatrice trasformandosi in un vero tiranno, e quel che è peggio una madre che non comprende la figlia e se ne distacca. Accanto alle antieroine un’unica figura maschile, negativa anch’essa: quella del padre cinico e sprezzante, che a sua volta diventa uno zimbello in mezzo a tanta malvagità e freddezza.

Un musical – secondo le parole del regista – che diverte ma fa riflettere sul ruolo centrale e fondamentale degli educatori, sul potere disumanizzante dei mass-media e sull’importanza dei capisaldi nella formazione di ogni individuo: la famiglia e la scuola.

Silvia D’Ambrosio

TENDONE SCALO FARINI – SISTINA CHAPITEAU

  • Via Valtellina n. 7, Milano
  • www.ilsistina.it
  • biglietteria@ilsistina.it
  • Giorni ed orari show:
  • giovedì, venerdì, sabato: h 20.30,
  • sabato e domenica: h 15.30
  • Prezzi show: da € 33,00 a € 63,00

 

“FAME” AL TEATRO NAZIONALE A FIRMA DI LUCIANO CANNITO

Tra il 15 ed il 25 febbraio al Teatro Nazionale CheBanca sarà in scenaFAME, uno dei più noti musical tratto dal celeberrimo film-cult anni Ottanta del regista Alan Parker con la major di produzione Metro Goldwyn Mayer, premiato con l’Oscar nel 1981 per migliore colonna sonora e miglior canzone-tema, che vinse pure il Golden Globe. Il musical è realizzato dalla compagnia Roma City Musical in una nuova versione firmata dal regista Luciano Cannito, che ne ha curato le coreografie assieme al suo braccio destro Fabrizio Prolli.

La trama, da cui si è tratta anche una serie TV di successo, vede protagonisti allievi ed insegnanti della rinomata High School of Performing Art di New York ed è sicuramente ispirata almeno in parte a fatti reali. I candidati, che si sottopongono alle audizioni per entrare nel prestigioso istituto, sono pervasi dall’amore per l’arte, la danza ed il mondo dello spettacolo, ma una volta prescelti, devono sottoporsi ad enormi sacrifici ed allenamenti estenuanti affrontati con dedizione, passione e caparbietà.

Il nuovo allestimento è collocato in questi anni, per essere più vicino alle nuove generazioni e creare una maggiore identificazione rispetto ai personaggi, e tra di essi si avvale di nomi arcinoti quali Lorenza Mario, Barbara Cola, Garrison e Stefano Bontempi nel corpo docente, oltre a molti giovani artisti di talento come allievi.

Anche la colonna sonora è stata rivisitata, arricchita di orchestrazioni moderne e nuovi arrangiamenti (a quattro teste a cura di Minale, Poggiali, Nigro, Sansone) e persino da qualche brano new-entry sotto la direzione musicale di Giovanni Maria Lori.

Le scene sono di Italo Grassi, i costumi di Veronica Iozzi per creare un allestimento completamente diverso dai precedenti ma altrettanto coinvolgente, sulla scia di un successo che per questo musical appare intramontabile, e che gli è valso nel 2023 l’ingresso nel National Film Registry, per l’archiviazione e la conservazione dei migliori film degli Stati Uniti nella biblioteca del Congresso (in quanto “significativo dal punto di vista culturale, storico o estetico”).

Silvia D’Ambrosio

TEATRO NAZIONALE CheBanca!

  • VIA ROTA 1, PIAZZA PIEMONTE, MILANO
  • Tel. 02.0064081
  • (apertura biglietteria: da h 14 a 19 dal martedì alla domenica)
  • www.teatronazionale.it e www.ticketone.it
  • WhatsApp al numero 344.199.66.21
  • Mart. – sab.: h 20.45 sabato e domenica: h 15.30
  • prezzo biglietto da € 31,00 a € 67,00

 

 

IN SCENA “IL MARCHESE DEL GRILLO” CON MAX GIUSTI AL SISTINA CHAPITEAU

Dopo aver già affrontato 10 località in tournée e un pubblico di 90mila spettatori all’incirca, da venerdì 26 fino a domenica 28 Gennaio Max Giusti si esibisce allo Scalo Farini di Milano, sotto la struttura del Sistina Chapiteau recentemente inaugurata, nei panni de “Il Marchese del Grillo”, famigerato personaggio del film di Mario Monicelli.

Il ruolo nel film del 1981 era interpretato da un Alberto Sordi all’apice della sua carriera, così restando nell’immaginario collettivo in una sorta di compenetrazione tra realtà e finzione. Max Giusti afferma di non aver voluto imitare nessuno e di aver trovato subito questo adattamento in commedia musicale a cura di Massimo Piparo e Gianni Clementi, ispirato al film, molto calzante per le proprie attitudini, sposando in pieno la critica al potere e alla sua arroganza.

Una figura storica realmente esistita nella Roma del XIX secolo, quella del marchese Onofrio del Grillo: nobile ozioso che fa la guardia del papa Pio VII e per il resto frequenta osterie e bettole dove adesca popolane o architetta brutti scherzi e dispetti a danno di malcapitati, comportandosi in modo sfrontato ed anticonformista. Quando le armate napoleoniche entrano a Roma, a motivo di un incontro con un’attrice alquanto affascinante e di un’amicizia intrecciata con un ufficiale francese, decide in modo inaspettato di lasciare le vecchie abitudini e la città, dove rientrerà solo tempo dopo.

L’imponente messa in scena sul grande palco del Sistina Chapiteau si avvale di un cast di 30 artisti, di musiche originali composte da Emanuele Friello, delle coreografie di Roberto Croce e scenografie di Teresa Caruso, per la regia di Massimo Piparo.

A dire del regista la commedia ha “rimandi attuali, ancora tremendamente affini con la realtà di oggi: giustizia corrotta, Chiesa in bilico tra il debole potere spirituale e il più ammaliante potere temporale, dilemma dell’essere e dell’apparire; il tutto condito dal cinismo dei potenti contrapposto alla vita misera del popolo”.

Per l’inarrestabile show-man (che per la tournée ha dovuto congelare due film e sospendere uno spettacolo in Tv) era fondamentale accettare questa sfida nella sua carriera: soprattutto perché “Il Marchese del Grillo è degli italiani!”. Max Giusti aggiunge: “Milano è stata per tanti anni la mia compagna di avventure. Negli anni ho visto un’enorme trasformazione: Milano in questo ci dà un grande insegnamento, le città migliorano e cambiano ed io qui mi sento sempre un passo avanti.”

Silvia D’Ambrosio

TENDONE SCALO FARINI

IL MUSICAL “CATS” CON MALIKA AYANE ALLO SCALO FARINI FINO AL 7 GENNAIO

A Milano arriva il celebre “CATS, musical dei record la cui colonna sonora dobbiamo a sir Webber e la cui trama è tratta da “Old Possum’s book of practical cats” del premio Nobel T.S. Eliot (“Il libro dei gatti tuttofare”), raccolta edita nel 1939 di poesie che vogliono protagonisti i gatti. L’odierna produzione a cura del Sistina Chapiteau resterà in scena allo scalo Farini per tutte le prossime festività, fino al 7 Gennaio, e presenta nel ruolo di Grizabella una splendida interprete come Malika Ayane (già adocchiata lo scorso 4 Dicembre riproporre i suoi successi al Gran Galà del Calcio svoltosi a Milano, avanti a volti noti di calciatori, procuratori e al CT Spalletti).

“Cats” è una pietra miliare tra i musical: ha totalizzato oltre 73 milioni di spettatori e toccato oltre 300 città nel mondo, restando nei cuori di tutti. La regia e l’adattamento sono in questo caso a firma di Massimo Romeo Piparo, che ha assemblato un nutrito cast dal manto rigorosamente peloso e felino grazie ai costumi di Cecilia Betona, con le epiche scene di Teresa Caruso, un’intera orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello e le coreografie del londinese Billy Mitchell.

Anche Eliot si stabilì a Londra, era uno statunitense anomalo: nato a Saint Louis in una famiglia numerosa e col pallino della letteratura fin da giovane età (indotto dai suoi problemi fisici: un’ernia inguinale congenita), laureatosi ad Harward, fu lettore ed amante di autori ed artisti europei, che approfondì nel corso di lunghi periodi di studio a Parigi e ad Oxford. Il suo robusto e vasto background letterario gli permise di distaccarsi dai classici del suo tempo e realizzare, nel libro per cui usò lo pseudonimo “Old Possum” (vecchio Opossum), un amorevole ed ironico omaggio ai gatti di tutti i tipi: da quelli giovani agli anziani, dai più allegri a quelli selvatici e forastici.

Proprio lui che aveva sofferto a tratti di qualche sindrome e si era sottoposto a cure psicologiche, e aveva sposato una ballerina inglese con patologie mentali decisamente serie, forse per questi trascorsi personali amò indagare e soffermarsi su comportamento e psicologia felina che descrisse nelle sue poesie, così parlando a tutti – grandi e piccoli lettori – e guadagnandosi ben presto l’epiteto di modernista.

Il musical è del 1981 e fu prodotto a Londra con l’ausilio di due parolieri, e dopo un anno di grandi successi nel West End londinese sbarcò e debuttò a Broadway nel 1982. La struggente Memory è un must soprattutto per le incisioni di Elaine Paige e Barbra Streisand, allorché la gatta-glamour Grizabella riflette sulla propria solitudine, ripensa alla giovinezza perduta e alla felicità dei giorni passati, ribadendo il proprio desiderio, l’energia e la speranza di ricominciare una nuova vita; brano inciso da 150 artisti diversi (tra cui Celine Dion, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Ute Lemper).

Nella trama, in una speciale notte dell’anno tutti i gatti del Jellicle si incontrano al Ballo Jellicle dove Old Deuteronomy (Fabrizio Corucci), il loro saggio e benevolo capo, sceglie chi di loro potrà rinascere a nuova vita. La festa felina viene però turbata da due eventi: il rapimento di Old Deuteronomy e l’apparizione di Grizabella (Malika Ayane), affascinante ed intrepida gatta che, avendo lasciato il gruppo per esplorare il mondo, patisce l’esclusione ed il rifiuto del branco, tanto da lanciare il suo appello disperato e malinconico con voce vellutata intonando “Memory”.

Indimenticabili figure popolano la scena: dal vecchio Gus (Fabrizio Angelini), che è stato un tempo celebre attore, all’estroso Rum Tum Tugger (Giorgio Adamo), gatto egocentrico che adora essere al centro dell’attenzione; dal geniale e generoso Munkustrap (Sergio Giacomelli), che si mette a disposizione a favore del gruppo, all’elegante Mr. Mistoffelees (Pierpaolo Scida), originale micione ‘in smoking’ capace di strabilianti magie. Una storia avvincente che nell’immaginario collettivo ha lasciato il segno, …anzi, la zampata.

Silvia D’Ambrosio

TENDONE SCALO FARINI

Via Valtellina n. 7, Milano

  • www.cats-italia.it
  • www.ilsistina.it
  • Orari show: consultare sul sito, gli orari variano (ad es. 31 Dicembre h 21.00,
  • 25 Dicembre e 1 Gennaio h 18.00),
  • solitamente show h 20.30, domenica h 15.30
  • Prezzi show: da € 70,00 a € 120,00

 

 

 

“CABARET” AL TEATRO NAZIONALE PER LA REGIA BRACHETTI-CANNITO

Al Teatro Nazionale CheBanca rimane fino al 10 Dicembre “Cabaret” nella versione voluta dai registi Arturo Brachetti e Luciano Cannito, che del noto musical accentuano il lato trasgressivo e provocatorio, rendendolo così appetibile eminentemente al pubblico adulto, vista anche la delicatezza dei temi narrati.

Tratto dal romanzo autobiografico “Goodbye to Berlin” di Cristopher Isherwood che negli anni Trenta trascorse realmente tre anni nella capitale tedesca, Cabaret è uno dei musical con più successi e premi all’attivo, e non a caso si aggiudicò 8 Oscar l’omonimo film di Bob Fosse con l’iconica Liza Minnelli. Proprio nella ricorrenza dei 50 anni da quella premiazione, i due registi hanno voluto ricavare una versione irriverente e piccante del musical tra eccessi, decadenza morale, intermittenti e false sensazioni di libertà in una società che pur nelle ristrettezze, a quell’epoca godeva di spensieratezza e di un certo benessere, propensa com’era a scialacquare denaro in divertimenti futili, ignara delle tragedie che di lì a poco avrebbero travolto l’Europa.

Fil rouge del musical è il gestore e presentatore del Kit Kat Club, interpretato appunto da Arturo Brachetti, che tra ambiguità e trasformismi non solo di cambi-abito ma anche morali, cerca di salvaguardare le sorti del suo locale. La vera protagonista e mattatrice è però Sally, impersonata da Diana Del Bufalo, giovane inglese di liberi costumi e marcate tendenze seduttive, che incontra Clifford (Cristian Catto) al locale e forse proprio perché schivo e timido, ne resta affascinata e comunque decide di frequentarlo anche per ragioni personali di opportunità; in breve, a seguito di lunga persuasione, sarà costretto a condividere con lei una modesta stanza presa in affitto in una pensione.

Il musical si gioca tutto nelle ambientazioni di interni: dal treno su cui viaggia l’aspirante scrittore alla volta di Berlino, allo sfavillante locale che nella sua modestia offre spettacoli di una certa qualità, frequentato pure da un pubblico omosessuale, alla pensione che include la stanza della nuova coppia, tenuta da una Fraulein attempata (l’ottima Giulia Ercolessi), apparentemente irreprensibile, ma che ben presto cederà al corteggiamento di Ernst, altro inquilino che invece gestisce uno spaccio di frutta e verdura. Il solo problema è che lui è ebreo; tra gli ospiti anche una ragazza tedesca di bell’aspetto, con visite eccessive e sospette alla propria stanza.

L’esterno (che ci si può solamente immaginare: i parchi, le vie e le piazze) non irrompe mai in questo mondo, così accentuandosi il senso di costrizione e soffocamento, pur in apparenti stati di libertà e libertinaggi, dove via via saranno preconcetti e paure a prevalere: la paura del cambiamento personale, dell’abbracciare una nuova condizione ed evolversi, ma anche la scarsa lungimiranza sui cambiamenti sociali e politici in atto, che riguarda i più con l’unica eccezione di Clifford, più intuitivo forse perché straniero.

Lo show corre veloce con ritmi da montaggio cinematografico, e così anche i cambi scenici e le strabilianti magie di Brachetti, snodandosi tra celebri brani come “Wilkommen”, “Money Money”, “Cabaret” interpretati vocalmente dagli attori e da un’ottima band live al piano superiore. Ottime scenografie, spettacolari i costumi, di pregio il cast e le coreografie curate da Cannito, con i soli limiti accennati della delicatezza dei temi e di qualche provocazione di troppo. La tournée proseguirà in altre città dello Stivale.

Silvia D’Ambrosio

TEATRO NAZIONALE CheBanca!

AL TEATRO NAZIONALE IL MUSICAL “CHICAGO”

NEL SEGNO DEL CRIMINE E DEL JAZZ

Ancora per questa settimana è in scena al Teatro Nazionale il musical “Chicago, show del 1975 tra i più noti di Broadway e dei più longevi, rappresentato in 36 paesi e premiato con 6 Tony Awards ed un Grammy. L’attuale versione che vede protagoniste Stefania Rocca e Giulia Sol, con la regia di Chiara Noschese, mantiene solo la prima canzone in lingua originale, mentre le successive sono tradotte per consentire un’ampia comprensione della vicenda. Il musical tornerà a Milano sempre al Nazionale dal 13 Dicembre proseguendo nel mese di Gennaio.

Nato dalla penna creativa di Fred Ebb quanto ai testi, con musiche di John Kander e sotto la direzione di Bob Fosse (che collaborò al libretto, e ne fu regista e coreografo), nella Grande Mela il musical inizialmente raccolse una tiepida accoglienza, pur vantando ottime interpreti tra cui la famosa Liza Minnelli; un enorme successo riscosse invece la riedizione degli anni Novanta.

Grazie a un mix di jazz e swing, storie criminali e coreografie sorprendenti curate da Franco Miseria, il pubblico si troverà immerso nella ruggente e spietata metropoli dei mitici anni ’20, dove la donna fatica ma pretende di avere un ruolo ben definito nella società.

Roxie Hart (Giulia Sol) è una cantante di nightclub che a motivo di un insipido matrimonio, intreccia una relazione extraconiugale con un amante, che intende punire in quanto vuole lasciarla. Dopo aver tentato invano di farsi coprire dal marito ed essere stata condannata per omicidio, finisce in carcere, ma trama per uscire di prigione con ogni mezzo servendosi di Velma, anche lei assassina e cantante jazz (Stefania Rocca), e Mama Morton (Chiara Noschese), guardia corrotta che per denaro asseconda i sogni di successo e di libertà delle detenute e che le presenterà l’avvocato Billy Flynn (Brian Boccuni), abile a movimentare la stampa.

Basterà l’aiuto del suo nuovo avvocato? Tra gesti di solidarietà, invidie e gelosie, riuscirà a guadagnarsi libertà e fama?

Lo spettacolo è ben costruito e spicca per le ricche scenografie, spesso ambientate nel raggio femminile dove vivono le protagoniste, e per i contrasti tra la società perbenista e proibizionista e la vivacità della Chicago underground; nel mezzo il potere – non così occulto – dei giornalisti, inclini a sposare l’una o l’altra causa pur di ottenere maggiori vendite dei propri tabloid.

La tournée del musical toccherà altre città italiane, come Brescia e Trieste a Novembre, poi Roma, e col 2024 sarà pure a Firenze, Torino, Genova.

Silvia D’Ambrosio

TEATRO NAZIONALE CheBanca!

VIA ROTA 1, PIAZZA PIEMONTE, MILANO

(apertura biglietteria: da h 14 a 19 dal martedì alla domenica)

www.teatronazionale.it

e www.ticketone.it

Per info: boxoffice@teatronazionale.it e WhatsApp al numero 344.199.66.21

Mart. – sab.: h 20.45 sabato e domenica: h 15.30

prezzo biglietto da € 33,00 a € 61,00